Transito di Mercurio 09.05.2016 ripresa di Stefano Tomassi

Telescopio doppietto apocromatico William Optics Megrez 90 mm.
Filtro prisma di Herschel della Baader Planetarium.
Lenti di barlow 2,5x della Tele Vue.
Fotocamera Nikon D3200.
Tempo di esposizione 1/400s.
ISO 100.

Luogo di ripresa Roma.

La foto è il risultato di una sola immagine (come si usava una volta con le tradizionali reflex analogiche).

di Stefano Tomassi.

2017-03-06T17:21:52+01:0017 Maggio 2016|Notizie, Notizie Sistema Solare|

Transito di Mercurio 09.05.2016 ripresa di Giancarlo Battisti

Video Transito di Mercurio 09.05.2016

 

Il prossimo transito avverrà l’11 novembre 2019.

Descrizione dell’evento:

Un immenso disco di fuoco, molti i fenomeni in atto sul Sole come sempre ed in particolare il pomeriggio del fatidico 9 maggio, come ben evidenziato nelle immagini; siamo in attesa che inizi il fenomeno, ed ecco esattamente come previsto alle 13,15 il piccolissimo pianeta bruciato dalla grande vicinanza al Sole, inizia a lambire il disco della nostra stella almeno dal nostro punto di vista ed a scorrere sui sentieri infuocati.

È sempre emozionante vedere questo piccolissimo pallino attraversate queste immense praterie di fuoco, mette in evidenza quanto siamo piccoli a confronto con le dimensioni cosmiche. Per realizzare questa sovrapposizione di immagini sono stati ottenuti 27 filmati AVI, dalle ore 13,00, inizio delle riprese, fino alle 17,09 dopo di che sarebbe stato impossibile proseguire per vari ostacoli presenti ad ovest.
Purtroppo la ripresa, come avrete avuto modo di notare non è stata completa ma presenta dei buchi di immagini, a causa di varie vicende tecniche che si sono presentate durante le riprese; la più importante si riferisce al buco di immagini dalle 15,44 alle 16,57, che cosa era successo? il mio portatile è andato completamente in saturazione di memoria a causa dei pesanti filmati acquisiti e ci è voluto un’ora e tredici minuti per trasferire gli oltre 20 filmati ripresi fino a quel istante;
A filmati acquisiti, è iniziata la lunga maratona dell’elaborazione di questa notevole quantità di materiale con Registax 6 che mi ha tenuto impegnato per quasi due giorni e arrivando così ad ottenere una sola immagine da ciascun filmato. A questo punto le mie capacità tecniche si sono fermate, occorreva il tocco finale di valore dell’amico informatico e astrofotografo Mauro, e così è stato; ha pazientemente sovrapposto immagine dopo immagine fino a comporre l’evoluzione del fenomeno; ha inserito gli orari di acquisizione delle immagini, la barretta di guida e dulcis in fundo la colonna sonora che accompagna la visione; inoltre avevo ripreso con tempi diversi di esposizione anche un immagine della zona delle protuberanze che seppur piccole facevano parte dei fenomeni presenti e così Mauro ha proposto un immagine statica con queste ultime su un disco rosso idrogeno.
Stefano ha condiviso istante per istante tutto il fenomeno sul piccolo balcone di casa mia per fortuna esposto correttamente a sud ed al sesto piano che ci ha consentito di lavorare concentrati per tutto il tempo necessario.
Un ringraziamento anche ad Andrea per avermi sostenuto nelle scelte di prima mano sulle soluzioni adottate nella fase preparatoria.
GB

2017-03-06T17:22:02+01:0014 Maggio 2016|Notizie, Notizie Sistema Solare|

Immagine di Giove ripresa il 6 maggio alle ore 22,26

Carissimi, beccato, ebbene si, non credevo ai miei occhi: mano, mano che andavo avanti con l’elaborazione l’immagine si arricchiva di ulteriori dettagli, non credevo venisse così…..quasi, quasi domani mi vado a comperare una ccd a colori…..così posso riprendere anche i colori……ma più che su Giove ora arriva Marte e allora si che il divertimento è assicurato.
?La ripresa è stata effettuata con il Celestron C8, f/10, dell’ Astris; su montatura GP Polaris; la camera ccd è la mia solita cinesina monocromatica tipo Magzero;
?filmato di 60″ 600 frames ; il seeing era medio, la temperatura mite, con assenza di vento, ed è per questo che mi ci sono messo. Vi sottopongo 2 riprese, la prima del disco di Giove, che dopo l’elaborazione è letteralmente esploso di dettagli come potete vedere e sui quali non finiremo mai di descriverli; la seconda, ho voluto spingere l’esposizione e il guadagno per cercare di riprendere le lune medicee, e così è stato; non solo, con mia somma sorpresa, ho riscontrato che una Luna si stava immergendo dietro o davanti al pianeta; il giorno dopo abbiamo verificato quali lune erano nella immagine. Quella in basso sulla destra è Io mentre quella a ridosso di Giove e niente po po di meno che Callisto, la seconda più grande delle lune gioviane; di li a poco sarebbe andata in eclisse o davanti o dietro?;
Il giorno dopo ho elaborato un altro filmato simile ed il risultato è ancor più sorprendente, giudicate Voi. Per la ripresa delle 4 lune avrei potuto togliere il triplicatore di focale Celestron e andare direttamente sul fuoco, inquadrandole tutte e quattro, ma questo avrebbe voluto significare, rifare il fuoco, trovare l’esposizione, etc., etc., non me la sono sentita, un caro saluto a tutti Voi.

Giancarlo Battisti

2017-03-06T17:22:11+01:0013 Maggio 2016|Notizie, Notizie Sistema Solare|

Dona 5 x mille per ASTRIS 2016-05-12

Cari Amici, anche quest’anno è possibile donare alla nostra amata Associazione il 5×1000 dai nostri 730, Unico o Cud. La Cosa è di una semplicità incredibile basta apporre la propria firma ed il codice fiscale dell’Astris ed il gioco è fatto.

A te, caro amico, non costa nulla e neanche a tutti gli amici e parenti a cui vorrai comunicare la notizia. Più amici delle stelle troviamo e meglio ci possiamo organizzare per le nostre attività; a questo punto, apriamo la caccia agli amici delle stelle e buon 5×1000

Il nostro Codice Fiscale è 96 15 50 70 582

2017-03-06T17:22:24+01:0012 Maggio 2016|Notizie, Notizie Eventi|

M42 – Nebulosa di Orione

Il complesso della nebulosa di Orione, formato da M42, M43 (nebulosa di De Mairan), NGC 1977 (nebulosa Running Man) e dall’ammasso aperto NGC 1981.
La Nebulosa di Orione è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo?, dista ?1.344 anni luce?, ultima stima, ed ha una età di circa 3 milioni di anni?.

Integrazione di 28 pose, ognuna esposta per 60 s a 3200 ISO. Rifrattore apocromatico William Optics da 110mm f/7 e Canon 5D MkIII. Elaborazione con Pixinsight;
Il seeing durante la ripresa fotografica purtroppo non era buono, infatti imperversavano forti venti di tramontana che impastavano i dettagli fini e allargavano ben oltre gli standard le dimensioni dei dischi stellari.

2017-03-06T17:22:42+01:0016 Febbraio 2016|Notizie, Notizie Profondo Cielo|

Brillamento all’interno del gruppo di macchie solari 2497

Intenso brillamento nel Sole ripreso e osservato da Giancarlo Battisti intorno alle ore 10:30 del 15 febbraio 2016.

“Mentre mi accingevo ad osservare il Sole in halfa tra una nuvola e l’altra, mi è balzato subito all’occhio un intenso brillamento prodotto all’interno di un piccolissimo gruppo di macchie dalla forma alquanto insolita, una stella a tre punte; ho seguito con attenzione il fenomeno che è durato 15 – 20 minuti, poi quest’ultimo si è trasformato in una zona di intensa attività attorno alle macchie stesse. Ho ritrovato l’immagine del Sole di ieri che vi allego dove potete vedere lo strano gruppetto di macchie da cui si è innescato il fenomeno.” – Giancarlo Battisti.

2017-03-06T17:22:51+01:0016 Febbraio 2016|Notizie, Notizie Sistema Solare|

Nebulosa Testa di Cavallo

La Nebulosa Testa di Cavallo (Barnard 33) con la stella Alnitak, le nebulose IC434, NGC2024 e NGC2023 nella ripresa del 4 febbraio dall’osservatorio CDS. Posa totale di 2 h e 20 min quale Integrazione di 7 frame da 20 minuti ognuno, calibrate con 5 Dark. Tele WO 110mm f/7 e SBIG ST-2K color Dual CCD a T -15°C. Riprese di Giuseppe Fiorentini ed elaborazione con Maxim DL e Pixinsight di Mauro Di Lorenzo. Con Giancarlo Battisti, Luciano Quaglietti e Stefano Tomassi.

Versione annotata

2017-03-06T17:23:00+01:007 Febbraio 2016|Notizie, Notizie Profondo Cielo|

M81 – Galassia di Bode

M81 ripresa il 4 febbraio dall’osservatorio CDS. Integrazione di 3 pose da 20 minuti ognuna, calibrate con 5 Dark. Tele WO 110mm f/7 e SBIG ST-2K color Dual CCD a T -15°C. Riprese di Giuseppe Fiorentini ed elaborazione con DeepSkyStacker e Pixinsight di Mauro Di Lorenzo. Con Giancarlo Battisti, Luciano Quaglietti e Stefano Tomassi.

Sono visibili anche lontane galassie evidenziate in azzurro nella versione annotata, catalogo PGC HYPERLEDA.

La galassia M 81 (NGC 3031) dista da noi 4 milioni di anni luce ed ha un diametro di 25.000 anni luce (fonte Atlante grafico delle galassie (UAI editore).

Versione annotata

2017-03-06T17:23:10+01:004 Febbraio 2016|Notizie, Notizie Profondo Cielo|
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