All’interno dell’ammasso di galassie della Vergine

Questa foto a largo campo mostra il cuore del grande ammasso di galassie nella costellazione della Vergine, che comprende circa 1500 galassie. Le più evidenti sono M86, una galassia lenticolare e la vicina M84, distanti circa 50 milioni di anni luce.

Molte altre sono ben visibili e riconoscibili, ma una numero ben maggiore è difficilmente visualizzabile se non con l’aiuto dei cataloghi specifici, che possono identificare come galassie quelle che ad occhio appaiono come deboli stelle.

In effetti in questo campo di 2° 7’ x 1°25’ ci sono ben 314 galassie, come mostrato nella foto con le annotazioni!

Integrazione di 32 minuti (8x 240 sec), camera ASI 171 Color e tele Celestron RASA 11″ 280mm, focale 634 mm.

Ripresa da Mattia Monaco in remoto da New Mexico Skies at Mayhill, New Mexico. Elaborazione di Mauro Di Lorenzo con PixInsight.

Versione annotata con 314 galassie:

versione annotata

La nebulosa Testa di Cavallo

La nebulosa oscura più famosa di tutto il cielo: la Testa di Cavallo nella costellazione di Orione ripresa in questa immagine realizzata presso l’Osservatorio Claudio del Sole a Cervara di Roma

Il suo nome reale è B33, ossia l’oggetto alla riga 33 del catalogo delle nebulose di polvere redatto da Edward Emerson Barnard redatto ormai 100 anni fa; ma il suo nome comune di “Testa di Cavallo” deriva dalla sua inconfondibile forma che tutti possono facilmente riconoscere.

La nebulosa è chiaramente visibile grazie alla presenza, per un effetto puramente prospettico, di una nebulosa ad emissione alle sue spalle: la IC 434: la Testa di Cavallo è così ben contrastata ed è anche più facile fotografarla.

E’ una nebulosa di polveri ricca di gas, che presenta stelle in formazione alcune delle quali sono quasi nella fase di sequenza principale e stanno facendo capolino tra le coltri di polveri da cui hanno avuto origine. Attualmente questa formazione stellare è consentita grazie a dei movimenti vorticosi all’interno della nube che hanno permesso ad alcuni grumi di addensarsi e quindi iniziare il processo di accrescimento di materiale dalle zone circostanti.

La distanza della nebulosa è di circa 1400 anni luce da noi, mentre la IC434 dista circa 150 anni luce in più.

Testa di Cavallo e IC434 fanno parte di un complesso nebulare molto più esteso: il complesso “molecolare” di Orione; una struttura estremamente complessa e ricca di nebulose oscure, nebulose ad emissione e sede evidente di formazione stellare: la parte fotografata ritrae una parte di questo complesso molecolare denominata con la lettera “B”, mentre la parte principale (lettera “A”) è costituita dalla regione della grande Nebulosa di Orione anche conosciuta come M42, visibile peraltro anche ad occhio nudo.

La foto ritrae, oltre alla testa di Cavallo e a IC434, anche la nebulosa a riflessione NGC2023, dal caratteristico colore azzurro; questa e’ illuminata dalla stella HD37903 che si trova al suo centro; questa è una delle tante stelle nate da questo complesso nebulare ed e’ molto giovane. La sua temperatura molto elevata le conferiscono un colore tendente all’azzurro che possiamo ammirare riflesso su questa nebulosa.

L’alone a sinistra in alto è generato dalla luminosissima e vicina (prospetticamente) stella Alnitak, una delle stelle della cintura di Orione.


I dettagli della foto sono i seguenti:

22 pose da 5 minuti ciascuna
Camera Canon 6D modificata Super UV-IR cut a 800 ISO
Telescopio Meade ACF 12” con riduttore Lepus
Telescopio guida: William Optics 110mm f7
Camera guida: ASI174 monocromatica
Montatura 10Micron GM2000 QCI

2020-02-01T01:49:05+01:001 Febbraio 2020|Notizie, Notizie Profondo Cielo|

IC1805 – Nebulosa Cuore

IC 1805 (nota anche come Nebulosa Cuore o con la sigla W4) è una nebulosa diffusa in associazione ad un ammasso aperto, visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con la Giraffa.

Si tratta di una regione HII molto estesa, la cui distanza è stimata sui 7500 anni luce da noi; la sua caratteristica principale è la presenza di due grosse aree apparentemente vuote, di diverse dimensioni, che rendono la nebulosa simile ad un “cuore”.

Autore: Mirko Tondinelli

Dati tecnici:

Luogo ripresa: Pozzaglia Sabina (Ri), 866 mt

Telescopio : 80 ed skywatcher con riduttore
Camera ripresa: CCD QHY8L a -20° gain 2 offset 116.
Filtro optolong L-eNhance.
Montatura EQ6 PRO.
Luna all’80%
Numero pose : 48 da 5 minuti ciascuna (4h in totale).
Dark e bias ok.

Software acquisizione: APT, PHGUIDING 2
Software elaborazione: pixinsight e camera raw.

Data: 08/10/2019

Mirko Tondinelli

2019-10-12T11:22:58+02:0012 Ottobre 2019|Notizie, Notizie Profondo Cielo|

Nebulosa NGC 6960

NGC 6960 è uno dei più celebri, anche se non molto facile da osservare, oggetti del profondo cielo. È parte di una complessa struttura denominata “Cygnus Loop”, residuo di una drammatica esplosione di supernova galattica, avvenuta circa 15.000 anni fa.

NGC 6960 è nella parte occidentale del “Cygnus Loop” e la luminosa stella 52 Cygni sembra un diamante incastonato in quel delicato velo di gas.
La distanza di questa nebulosa e’ stimata in circa 1400 anni luce, mentre la sua estensione lineare è approssimativamente di 35 anni luce.
Foto scattata dal nostro socio Mirko Tondinelli.

2019-09-14T11:15:54+02:0014 Settembre 2019|Notizie, Notizie Profondo Cielo|

Grande Nebulosa di Orione di gennaio 2018

in Osservatorio con G. Battisti, L. Quaglietti, R. Volsa.

La presenza della Luna, vicino ad Orione e soltanto 14 minuti di integrazione totale, non hanno impedito di ottenere un risultato ammirevole di M42, merito della sua grande luminosità e un seeing ottimo.

elaborazione M. Di Lorenzo.

M42
2018-01-28T19:05:14+01:0028 Gennaio 2018|Notizie, Notizie Profondo Cielo|

Astrofotografia in osservatorio – 25 agosto 2017

Nebulose “classiche”

Ecco due brillanti nebulose, accessibili anche con strumenti più semplici, sono un classico per l’astronomia osservativa ed è sempre affascinante fotografarle e capire cosa c’è dietro questi oggetti celesti.
Sono due tra gli ultimi lavori dei nostri instancabili soci G. Fiorentini e G. Ventola che hanno operato la notte del 25 agosto (fino all’alba!) presso l’Osservatorio di Cervara di Roma. Elaborazione in postproduzione a cura di M. Di Lorenzo.

M1 – Nebulosa Granchio

50 minuti totali. Riprese eseguite con Meade ACF 12 pollici e riduttore LEPUS 0.62x, camera sbig st 2000xmc.

M57 – Nebulosa Anello

60 minuti suddivisi in pose da 10 minuti. Riprese eseguite con Meade ACF 12 pollici e riduttore LEPUS 0.62x, camera sbig st 2000xmc.

2017-09-03T20:12:29+02:003 Settembre 2017|Notizie, Notizie Profondo Cielo|

Nebulosa Cono

Nebulosa Cono NGC2264 con parte della sua vasta nebulosità e la piccola (troppo piccola per essere apprezzata) Nebulosa Variabile di Hubble NGC2261 con 9 pose da 180 e 5 pose da 300 secondi più 5 dark, 20 flat, 20 bias. Quest’ultima era molto bassa e molto inquinata visivamente parlando.

Riprese del 03-03-2017 con M. Tondinelli e A. Di Pasquale. Ripresa ed elaborazione Mirko Tondinelli.

2017-03-28T20:21:26+02:007 Marzo 2017|Notizie Profondo Cielo|

M42 Nebulosa di Orione

In questa bellissima nebulosa, visibile anche ad occhio nudo, si osserva una vasta nube interstellare formata da polvere e gas. La polvere, opaca alla luce, la riflette quando è dietro o crea zone scure quando è davanti alla sorgente luminosa.
La luce rossa è dovuta all’idrogeno ionizzato, mentre quella tendente al blu è la luce riflessa proveniente dalle stelle giovani e calde.
La nebulosa di Orione è ben visibile nei nostri cieli invernali, grande e luminosa, dista dalla Terra circa 1300 anni luce ed è una delle regioni di formazione di nuovi sistemi stellari più vicine.

Telescopio Sky-Watcher 80ED e fotocamera Canon EOS 350D. Montatura Losmandy G11.
Elaborazione HDR con PixInsight, pose guidate: 10 x 15 sec, 10 x 30 sec, 10 x 60 sec, 10 x 300 sec + dark, flat, bias

riprese del 03-03-2017 con M. Tondinelli e A. Di Pasquale. Riprese ed elaborazione di Mirko Tondinelli.

2017-03-06T20:41:49+01:006 Marzo 2017|Notizie Profondo Cielo|

NGC 3199

NGC 3199 è una rilucente nuvola cosmica nella costellazione australe della Carena, che dista circa 12.000 anni luce ed è ampia circa 75 a.l. La sua forma arcuata è generata dall’ onda d’urto dei venti stellari emessi dalla stella centrale (HD89358), una Wolf-Rayet massiccia e caldissima dalla breve vita, che viaggia a circa 60 Km/sec nell’uniforme mezzo interstellare circostante, alterandone la forma. L’intensa radiazione ultravioletta ionizza e fa brillare l’Idrogeno, reso evidente in questa ripresa con filtro Astrodon a banda stretta in Halfa.

Tele remotizzato: Planewave 20″ CDK, 510mm 2280mm, f/4.5. CCD: FLI ProLine PL6303E raffreddata a T -35°C. Montatura: Planewave Ascension 200HR. Sito: Siding Springs Observatory,NSW, Australia.

Posa totale : 1 ora ( 6 x 600 sec, calibrate con Dark e Flat ). Elaborazione: PixInsight, Photoshop.
06-03-2017 ripresa ed elaborazione Mauro Di Lorenzo

2017-03-06T20:47:18+01:006 Marzo 2017|Notizie Profondo Cielo|

Eskimo Nebula NGC 2392

Astronomia estrema “sotto i lampioni di Fiumicino” con filtro UHC e Canon 500D, strumento C11 Edge HD focale 2800 f/10 montatura EQ8 100 pose da 10 secondi sulla Eskimo senza autoguida. Immagine croppata e ripresa da Giuseppe Fiorentini.

2017-03-06T17:19:18+01:0027 Febbraio 2017|Notizie Profondo Cielo|
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